E se non vuole andare a scuola?

Cosa possiamo fare per aiutare i nostri figli prima dell’inizio della scuola?
• Se gli orari estivi sono stati un pò liberi, ripristinate un corretto ciclo “sonno-veglia”. Già nei giorni precedenti la ripresa scolastica, mettete a letto i bambini mezz’ora prima, svegliandoli, allo stesso modo, mezz’ora prima..
• Incoraggiate i bambini ad essere autonomi, sia nel vestirsi che nel nutrirsi.
• Andate a visitare la scuola e i suoi dintorni per rendere familiare l’ ambiente al bambino, soprattutto se è la prima volta che inizia la frequenza.
• Favorite la socializzazione organizzando degli incontri con i compagni se il bambino frequentava già la scuola, oppure cercando di inserire il bambino nel gruppo, facendogli frequentare i luoghi di aggregazione (ad esempio oratori, pre-scuola, centri estivi…).
• Per ridurre lo stress e l’ansia, è giusto organizzarsi la sera prima (anche durante l’anno), preparando, insieme al bambino, lo zaino e gli abiti; per il primo giorno è importante anche svegliarsi presto per non rischiare di fare tutto frettolosamente e quindi arrivare a scuola con l’ emozione del primo giorno e l’ ansia di non “essere pronti”.
• Sempre per il primo giorno cercate di accompagnare personalmente i figli a scuola, per vivere insieme a loro questo momento carico di emozione. Naturalmente chiedete ai più grandicelli se questo è di loro gradimento, perché potrebbero aver voglia di dimostrarsi autonomi di fronte ai compagni.

E se non vuole andare a scuola?
Se i genitori sono sereni, di solito anche i bambini lo sono.
Di fondamentale importanza è la fiducia verso scuola e insegnanti ma non si può certo pretendere che questa sia immediata perché i buoni rapporti si costruiscono nel tempo.

E’ possibile comunque fin da subito esprimere messaggi positivi ad alta voce come, per esempio:
“Ti porto in un posto sicuro dove puoi giocare con altri bambini, la mamma e il papà sanno che qui tu starai bene”.
Dare voce a questo tipo di pensieri serve a rassicurare il bimbo ma anche i genitori che esprimono così il loro desiderio più profondo. Ricordate al piccolo quanto bene gli si vuole, pur andando via per un pò di tempo mentre lui sarà al nido o a scuola.

Potete costruire un rituale quotidiano, per esempio permettergli di portare con sé per qualche giorno il suo giochino preferito o un oggetto che appartiene alla mamma o al papà “ da conservare finché mamma o papà tornano”. Il richiamo al ritorno è sempre importante e contribuisce a rassicurare il piccolo. E non è mai esagerato ripeterlo durante l’anno anche se tutto sembra andare alla perfezione!

Nei bambini più grandi trovate un momento tranquillo per parlare con loro e capire se il rifiuto della scuola riguarda qualche episodio sgradevole accaduto (bullismo, fallimento, rimprovero, litigio con i compagni…), qualche difficoltà di apprendimento (i bambini dislessici, disgrafici ecc. possono impegnarsi molto senza ottenere i risultati sperati e sentirsi quindi frustrati e demotivati!), qualche paura inespressa (paura di perdere i genitori, paura che accada qualche disgrazia…).
Spesso il solo parlarne permette a molti timori di dissolversi!

zuccolo

 

a cura di
Annamaria Zuccolo
Pediatra di famiglia

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