Brilla in cielo una stellina

Brilla in cielo una stellina, che ha pure una codina; illumina dall’alto il bambinello che sta tra il bue e l’asinello. Si avvicinano i pastori, ed i Magi coi tesori, per conoscere il Bambin Gesù son venuti fin quaggiù!

Angelica era ormai in quarta elementare e sapeva bene che cosa fosse la stella cometa: era una stella con una lunga coda che aveva illuminato il viaggio dei Re Magi fino a portarli il 6 di gennaio alla capanna di Gesù. La sua stella cometa, quella che aveva messo sulla capanna del presepe, l’aveva scelta con cura: color oro e tempestata di brillantini che luccicavano sotto le luci a intermittenza dell’albero di Natale.

Voleva fare però bella figura con la maestra, così arrivata a casa, chiese alla mamma di aiutarla a fare una ricerca con il computer. “Cometa di Natale” digitò velocemente sulla tastiera. Inaspettatamente tra le notizie principali apparirono titoli di giornali scientifici che riportavano la data del Novembre 2018.

“Mamma guardaaa!” fece Angelica puntando il suo indice contro il monitor cosa vuol dire “E’ in arrivo la cometa di Natale 46P/ Wirtanen? Vuoi dirmi che vedremo la stella di Gesù? Apparirà sopra le nostre teste? Arriveranno di nuovo i Re Magi?” Era difficile contenere le domande della bambina.

La mamma sorridendo prese in mano la tastiera. “Cerchiamo insieme il significato di cometa prima di tutto, poi procediamo con la ricerca”. Una cometa è un corpo celeste relativamente piccolo, simile a un asteroide ma composto prevalentemente di ghiaccio.

Angelica alzò un sopracciglio e incrociò le braccia sbuffando come chi sta a metà tra la delusione e la rabbia. “Fammi capire: la stella cometa non è una stella? E’ tipo un meteorite? Ma davvero? Mi prendi in giro?”. La mamma scoppiò in una risata, che cercò di contenere perché capiva lo stupore e il disappunto della piccola. “Si Angelica, la maestra voleva che voi scopriste proprio questo: che le comete sono dei corpi celesti fatti di ghiaccio e polveri. Girano intorno al sole come i pianeti, e quando si avvicinano un po’ di più alcune sostanze evaporano formandone la chioma, che tu chiami comunemente coda”. “Quindi la storia della stella, dei Re Magi, della capanna è una grossissima bugia! Ma non è giustooooo!” esclamò la bambina. “Ma no, è che un tempo non avevano tutte le conoscenze che abbiamo noi, e non sapevano come studiare il sole, le stelle, i pianeti e le comete! Così creavano delle storie che raccontavano ciò che si vedeva di notte!”.

favola-stellinaMentre la mamma parlava, Angelica si era già impossessata del mouse e aveva cominciato a cliccare sui vari siti in cerca di informazioni su quella cometa.

Cominciò a leggere un articolo ma c’erano troppi termini tecnici ed era di difficile comprensione. “Mamma, mi spieghi di cosa parlano qui? Vorrei far vedere alla maestra che mi sono informata davvero, così domani mi metterà un bel voto!”. Aprirono insieme la pagina delle notizie www.ansa.it. Si parlava di una cometa: la cometa di Natale 46P/ Wirtanen, che fu immortalata per la prima volta nel 1948 dall’astronomo Carl A. Wirtanen. E’ un corpo celeste che si fa vedere spesso, girando velocemente attorno al sole, offrendo uno spettacolo davvero suggestivo.

“Vedi Angelica, alcuni astronomi riescono a studiare gli oggetti del cielo facendo calcoli e usando strumenti potenti come i telescopi e, questo signore, molti anni fa, aveva compreso che questa cometa ci metteva 5 anni a fare un giro intero intorno al sole. Quest’anno la potremo vedere apparire nel cielo alla fine di novembre e, se tra il 12 e il 16 il cielo sarà limpido, si vedrà anche ad occhio nudo!”.

“Potremo vederla veramente mamma? Potrò vedere anch’io una cometa?” sobbalzò Angelica alzandosi di scatto dalla sedia. “ Si, la vedremo tutti. Dovremo cercare la costellazione del Toro, vicino alla sua groppa, dove ci sono altre stelline luminose e molto famose chiamate Pleiadi”. “Ma ne sei sicura? Voglio dire…sicura, sicura, sicura?”, “ Si” rise la mamma “ Domani potrai dire alla maestra che hai scoperto che cos’è una cometa e che tra non molto tutti potranno vederne una brillare nel cielo!”. “ Mamma ma noi non abbiamo un telescopio!”…

Non serviva in effetti un telescopio per vedere La cometa di Natale 46P/ Wirtanen, un cannocchiale o un binocolo o degli occhi buoni sarebbero stati sufficienti.

Angelica era passata dalla delusione all’euforia, dalla tristezza alla gioia: il pensiero di poter vedere una stella cometa vera la rendeva ancora più impaziente. Quest’anno il Natale le avrebbe regalato qualcosa che forse, nemmeno Babbo Natale avrebbe potuto donarle.

 

sara_surico    evelin_crepaldi

racconto di Sara Surico – illustrazione di  Evelin Crepaldi

 

 

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