Visione e Postura

È arrivato il momento per i vostri figli di tornare tra i banchi di scuola. Per un genitore è molto importante comprendere se il bambino ha dei fastidi che disturbano le sue giornate scolastiche. A volte, questi fastidi, vengono sottovalutati dai genitori, pensando si tratti di un semplice capriccio. Talvolta, però, il bambino risulta infastidito, sia a scuola che a casa, durante lo svolgimento dei compiti.

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Può un problema visivo disturbare l’apprendimento di un bambino?
La visione non si limita all’utilizzo dell’organo della vista. Gli occhi sono soltanto la parte più esterna di una “macchina complessa”.
L’informazione in entrata, dopo essere stata percepita dalla retina, arriva al cervello, dove viene identificata, compresa e processata per essere poi memorizzata e darci la possibilità di rispondere con un’azione adeguata o fornendo a nostra volta altre informazioni. Fatta questa precisazione, di fronte a problemi di lettura e scrittura, dobbiamo ricordare quanto siano rilevanti, nel periodo scolastico, il sistema visivo e gli atteggiamenti posturali ad esso collegati.
Le abilità visive di un bambino possono mutare e deteriorarsi a causa di molteplici fattori. Un esempio può essere dato da una posizione inopportuna rispetto al banco o al libro, da un’impugnatura scorretta della penna, da un’illuminazione insufficiente o da una posizione inadeguata dei banchi rispetto alla lavagna. Il ruolo del genitore, in questo caso, è quello di notare atteggiamenti che possono apparire anomali.

Atteggiamenti posturali sbagliati possono essere la causa o una conseguenza del problema visivo.
Il bambino assume una posizione sbagliata durante lo studio perché il processo visivo-cognitivo può essere stressante a causa di un deficit visivo non corretto. Le conseguenze, in tal caso, possono creare problematiche di origine posturale poiché il bambino ricercherà una posizione più confortevole che renda meno fastidioso lo studio.
Non parliamo solo di difetti rifrattivi ma anche di difficoltà a livello della motilità oculare. Spesso, in quest’ultimo caso, ha difficoltà a tenere il segno mentre legge, a svolgere esercizi di copiatura e tende ad invertire lettere o numeri. Talvolta, invece, il problema posturale piò accentuare un problema visivo, poiché gli occhi cercano di compensare a loro modo la difficoltà. In questi casi il consiglio che noi vi diamo è quello di affrontare il problema con il proprio pediatra e con il medico oculista.

 

Francesca-Bovoa cura della dottoressa
Francesca Bovo
Optometrista

Ottica Toffoli 1867 Rovigo Piaza Vittorio E. II, 29
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