Perché visione e attività sportiva sono collegate?

La performance visiva influenza la performance sportiva dell’atleta.
Le capacità fisiche e funzionali di un atleta sono molte, il processo visivo le controlla tutte. Lo sport coinvolge sia percezione che psiche dato che il 70/80% delle informazioni sensoriali, che raggiungono il nostro cervello, provengono dal sistema visivo. Una buona vista è necessaria per percepire correttamente lo spazio e per calcolare la distanza degli oggetti, oltre alla rapidità nel percepire i movimenti. Il saper vedere è frutto dell’espe- rienza e dell’educazione, e, in quanto tale può essere migliorato. Perfezionare le abilità visive significa migliorare la prestazione sportiva.

Quali sono i controlli di routine da eseguire?
È importante valutare correttamente l’efficienza visiva, ossia l’acuità visiva, lo stato refrattivo, la stabilità della visione binoculare e la motilità oculare.

La valutazione dell’acuità visiva, ovvero la capacità dell’occhio di risolvere e percepire dettagli fini di un oggetto, deve essere affiancata dalla sensibilità al contrasto e dall’accomodazione. La prima determina la capacità, di discriminazione, la seconda rappresenta la capacità di modi- ficare la messa a fuoco del sistema visivo, per ottenere la massima nitidezza dell’immagine sulla retina, in relazione alla distanza alla quale si trova l’oggetto che si sta fissando.

Monitorare lo stato refrattivo dei vostri piccoli significa controllare l’insorgenza o l’evoluzione di difetti visivi come miopia, ipermetropia e astigmatismo. Questi ultimi, se non corretti adeguatamente, possono rappresentare una limitazione, oltre che per la performance sportiva, anche per la quotidianità. Vedere bene vuol dire anche fondere in maniera corretta l’immagine di un oggetto. Ciascun occhio invia la propria immagine al cervello, la capacità di ricavare un’immagine singola da due distinte si definisce fusione e determina la visione binoculare. Questa funzione complessa viene appresa nell’età pediatrica, se qualcosa ne impedisce il corretto sviluppo, non può più essere ripristinata.

La motilità oculare. Un altro fattore fondamentale per una buona pratica sportiva è la motilità oculare. I nostri occhi si muovono in continuazione, così facendo ci permettono di esplorare il mondo che ci circonda in maniera efficiente e veloce. I principali movimenti oculari si distinguono in saccadici, di inseguimento, di vergenza e compensatori. Questi intervengono rispettivamente per cambiare punto di fissazione quando un oggetto si sposta rapidamente, per non perdere la fissazione di un oggetto in movimento, per conservare una buona visione binoculare quando l’oggetto fissato modifica posizione e distanza dall’osservatore, per mantenere stabile l’immagine sulla retina.

 

Praticare un’attività fisica renderà felici i vostri piccoli, una buona visione li farà sentire anche a proprio agio, senza limitazioni: tutto ciò favorisce la socializzazione e il divertimento. Noi di Ottica Toffoli sappiamo quanto è importante per i vostri bambini svolgere al meglio il loro sport preferito. Passate a trovarci in negozio, saremo lieti di rispondere alle vostre domande e approfondire questi temi.

 

Francesca-Bovo

a cura della dottoressa
Francesca Bovo
Optometrista

 

 

 

 

Potrebbe piacerti anche Altri di autore

Lascia una risposta

L'indirizzo email non verrà pubblicato.