CSI – A tutto doposcuola

Abbiamo ribaltato il modello tradizionale di doposcuola e lo abbiamo trasformato, aiutando i ragazzi a misurarsi con i loro limiti e a superarli, in uno spazio educativo e ludico, in cui impegno personale, lavoro di gruppo, raggiungimento degli obiettivi, verifica, consapevolezza di sé, rispetto delle regole sono gli strumenti utilizzati.

C’è un unico momento nella vita di ognuno, in cui sbagliando si impara senza produrre danni: è il momento della scuola e soprattutto del doposcuola. E’ lì, che ogni ragazzo, affiancato da un educatore, riesce a mettersi in gioco, a sbagliare, a provare e a riprovare, a misurarsi e a superarsi.

A Boara Pisani e a Vescovana, durante l’anno scolastico, abbiamo trasformato il momento della mensa scolastica in un’occasione per conoscere e valorizzare il cibo, l ’alimento, il lavoro di assimilazione del corpo. Abbiamo giocato a misurare l’energia prodotta e quella consumata giocando, correndo o stando anche fermi.

Nel doposcuola, che inizia sempre dopo qualche momento di puro svago, abbiamo cercato di trasferire i modi del gioco nell’impegno scolastico, così da affrontare insicurezze, dubbi e limiti con quello spirito propositivo che è proprio del gioco.

Tutto questo sempre con l’ aiuto di un educatore esperto di didattica e di sport. Perché lo sport è uno strumento straordinario per interiorizzare regole, misurarsi con i limiti e imparare a fare squadra.

Questo tipo di attività è stata proposta anche nel doposcuola che il CSI gestisce a Rovigo. Qui i ragazzi arrivano dopo aver pranzato a casa loro. Diversi gli obiettivi raggiunti dalla nostra attività di doposcuola: combattere la sedentarietà e sostenere il ragazzo nel desiderio di mettersi in gioco, favorire l’autostima e l’integrazione, acquisire maggior autonomia nello svolgimento dei compiti, consolidando il metodo di studio e rafforzando la capacità logico-analitica.

Ad arricchire la proposta del CSI ci sono state anche numerose iniziative integrative svolte da settembre a giugno: feste a tema a Natale e a Carnevale, l’incontro con la Polizia di Stato sui problemi di internet e l’abuso dei cellulari, l’uso “intelligente” di internet per ricerche scolastiche e il pranzo al buio a Vescovana.

E tanti momenti di attività ludica e sportiva come il calcio, la pallavolo, il tamburello e altri, ma anche creativa e riflessiva come pittura, lettura di storie fantastiche per i più piccoli e giochi di società.

Non abbiamo portato i libri in campo, ma l’energia dello sport.

a cura di Maria Vittoria Dainese

 

immagine di primo piano: Designed by brgfx / Freepik

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