Mattia Diamanti. Un campione sui pattini

L’estate scorsa ha partecipato alle Universiadi di Taipei, la massima manifestazione sportiva per chi concilia l’impegno universitario con lo sport.

Così, Mattia Diamanti, indossando la maglia verdeblu, ha arricchito lo Skating club di Rovigo di un’altra importante impresa internazionale.

MDiamantibandieraCon i suoi 10 titoli nazionali ed i due europei è senza dubbio uno dei migliori atleti italiani. Ma quando gli si chiede quale sia la sua ambizione, risponde con semplicità: “Sogno di poter trasmettere la mia passione per il pattinaggio ai più piccoli, e magari, dopo la laurea, potermi realizzare nel lavoro”.

Ventitré anni, studente presso la facoltà di Ingegneria chimica e dei materiali all’Università di Padova, prossimo alla laurea, Mattia si allena dalle 6 alle 8 volte la settimana. Quando non gareggia, nei fine settimana, lavora per pagarsi gli studi. “E’ dura – commenta – a volte talmente tanto che avrei voglia di mollare…ma poi, quando sono in pista con i pattini ai piedi, mi sembra di prendere il volo.

Divento leggero e quasi non la sento più la fatica e non vorrei smettere mai. Anche i successi e le numerosi soddisfazioni aiutano.

mattia-diamnaFanno capire che il lavoro duro paga e che vale la pena crederci sempre, mettersi in gioco. E quando le gratificazioni a livello agonistico tardano, allora c’è lo sguardo fiducioso della mia allenatrice, Roberta Ponzetti. E’ diventata un punto di riferimento fisso nella mia vita, non solo agonistica o sportiva. Sentirsi compreso sempre, non giudicati; sentirsi osservati con gli occhi di chi crede in te e condivide anche i momenti di stanchezza, bastano per non mollare e continuare con determinazione”.

Mattia ha iniziato a pattinare giovanissimo, aveva 3 anni e frequentava la Polisportiva di Lusia. I trofei a 5 anni e poi intorno ai 7 anni le prime vere gare. Accanto a lui c’erano sempre mamma e papà. Lo accompagnavano agli allenamenti, alle gare, lo incoraggiavano o lo rimproveravano quando ad una gara partecipava con un atteggiamento di sufficienza o poco impegno.

“Le cose – lo ammoniva il papà – o si fanno bene o non si fanno. Non importa il risultato, non voglio che tu diventi un campione, ma desidererei che imparassi l’impegno e la dedizione per quello che fai, sempre”. Con queste parole in testa Mattia è cresciuto, passando negli anni da Lusia alla Polisportiva di Lendinara e poi allo Skating club di Rovigo.
Si allena al pattinodromo delle Rose che – a ragione – definisce come uno dei migliori d’Italia.

Che cosa ti ha insegnato il pattinaggio?
Mi ha aiutato ad avere un metodo di lavoro e di organizzazione delle mie giornate. Mi ha permesso di accettare le sfide, di imparare lo spirito di dedizione e sacrificio per raggiungere un obiettivo, di confrontarmi con gli altri, di riconoscere i miei limiti e soprattutto mi ha permesso di viaggiare, di conoscere tante persone, di visitare luoghi e città che forse non avrei mai potuto vedere…”

a cura di Micol Andreasi, giornalista

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