La sincerità sempre, anche di fronte al dolore

Fare i genitori, si sa, non è compito semplice, per quanto ci si possa documentare e chiedere consigli, il “mestiere” di genitore si impara sul campo giorno dopo giorno.

Costruire la fiducia di base e promuovere il senso di sicurezza compito fondamentale che i genitori hanno nell’accompagnamento alla crescita dei figli è favorire la costruzione della fiducia di base e promuovere il senso di sicurezza che renderà il bambino un adulto che crede in sé stesso, negli altri e nella vita. Ecco che la sincerità con i figli diventa fondamentale, in quanto è un ingrediente base in qualsiasi rapporto di fiducia.

La sincerità è necessaria anche quando la verità è difficile da dire e può far male, ad esempio quando i genitori hanno deciso di separarsi o c’è qualche lutto in famiglia o il bambino è stato adottato, ecc.
La menzogna e il segreto indeboliscono il rapporto di fiducia tra genitore e figlio, considerando anche il fatto che i bambini, anche piccoli, sono molto sensibili nel cogliere gli stati d’animo dei genitori, e “comprendono” quando c’è “qualcosa che non va”, anche se non sanno spiegare cosa.

Se è importante essere sinceri con i propri figli, è di fondamentale importanza il modo in cui la verità viene comunicata: il linguaggio deve essere adeguato all’età del bambino e l’adulto dovrebbe cercare di affrontare i propri conflitti e stati d’animo connessi alla situazione critica da comunicare; tali conflitti, se non risolti, portano ad una comunicazione opprimente per il figlio.

Comunicare la verità nel modo più appropriato e adeguato all’età.

capacità dei bambini di “sopportare” la verità dipende infatti dalla capacità degli adulti di gestire il dolore e i conflitti connessi a tale verità.

Se il genitore coinvolge troppo profondamente il figlio nei propri problemi, nei cambiamenti di umore, nei dubbi, il bambino svilupperà un esagerato bisogno di vicinanza affettiva, si sentirà in dovere di “fare qualcosa” per aiutare il genitore, nei casi estremi si può verificare un’inversione dei ruoli.

Se al contrario il genitore fa il possibile per risparmiare al figlio il confronto con i problemi, il bambino non acquisirà la consapevolezza che lo stress e i problemi sono parte della vita quotidiana e ci si deve impegnare attivamente per risolverli.

Come si deve comportare un genitore?
Un genitore dovrebbe parlare al proprio figlio con sincerità e con chiarezza, in modo tale che il bambino sappia con certezza cosa sta per accadere o sia accaduto e sia così in grado di tenere sotto controllo le proprie paure

Ad es. nel caso di una separazione non è sufficiente dire al proprio figlio che i genitori si separeranno, occorre anche parlargli apertamente dei suoi sentimenti ( “Capiamo che ti stiamo dando un dolore e ci dispiace tantissimo. Ora tu ti senti triste e anche arrabbiato con noi, è normale che sia così”).

E’ necessario dire al bambino che non ha nessuna responsabilità e spiegargli le conseguenze concrete della decisione dei genitori (dove abiterà, con chi, quando potrà vedere un genitore o l’altro, come sarà organizzata la sua quotidianità, ecc…).

E’ importante inoltre rassicurare il bambino sul fatto che potrà continuare a volere bene sia alla mamma sia al papà e che verrà mantenuta la relazione con entrambi i genitori. Ciò che invece non deve essere fatto è coinvolgere il figlio nelle questioni di coppia dei genitori.

Permettere al proprio bambino di esprimere apertamente le proprie emozioni, anche se sono negative e fanno sentire in colpa, è l’unico modo per dare forma ad una comunicazione profonda e proficua.

Il dolore, sia nei bambini, sia negli adulti, può essere superato solo se è accettato, e diventa il “motore” per lo sviluppo di nuove forze.

Se si permette al proprio figlio di parlare liberamente del proprio stato d’animo e si ammette con lui che la tristezza, la paura, la rabbia, la disperazione sono pienamente giustificate, lo si protegge da disturbi e patologie e gli si insegna ad affrontare situazioni problematiche che, prima o poi, la vita presenta.

RobertaMarangoni

 

 

dott.ssa Roberta Marangoni, psicologa e psicoterapeuta

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