Una ghirlanda per augurare la felicità

La storia della ghirlanda Bisogna risalire alla tradizione del paganesimo per individuarne le origini. Corone di alloro e ghirlande fatte dalle foglie di altri alberi erano comuni tra i diversi popoli antichi sia della Germania che della Britannia. Erano utilizzate ed esposte accanto a piccoli fuochi il cui scopo era placare l’arrivo del buio dell’inverno. Ma diffuse erano anche tra i Greci ed i Romani. I greci, ad esempio, erano soliti utilizzare delle corone di alloro per incoronare gli atleti ai Giochi olimpici. Era un segno del favore del dio Apollo. I Romani utilizzavano la corona come simbolo di autorità.

Simbologia La forma circolare della corona rappresentava l’eternità (Infatti il cerchio è una forma geometrica senza inizio e senza fine). In molte culture rimandava all’idea della Natura che nella sua eterna ciclicità superava la linea del tempo degli esseri umani.

Cristianesimo Quando il Cristianesimo si diffuse e raggiunge anche quelle terre di antica tradizione pagana, la corona o ghirlanda si caricò di valori simbolici nuovi. L’eterna ciclicità della natura si trasformò nell’infinito amore di Dio e nella sua infinità stessa. La forma non poteva non rimandare alla corona di spine di Gesù sul Golgota. Così, le bacche rosse rimandavano al sangue versato. Ma le foglie di piante sempreverdi erano la rassicurazione della nuova rinascita ed il simbolo della nuova vita che sempre prende forma quando si accoglie il messaggio del Natale. Si diffuse l’abitudine di accostare alla ghirlanda o corona quattro candele. Una per ogni domenica di avvento. Da lì la tendenza assai diffusa di arricchire le composizioni di luci di ogni genere.

ghirlanda-interaLa ghirlanda hand-made Una delle tante interpretazioni della ghirlanda di Natale è quella cui sto lavorando nella mia fioreria di via Angeli.
La base è fatta di intrecciando rami di vite americana. Sopra, aggiungo con un continuo giro di fil di ferro vari elementi verdi, come il Pino, il Cipresso, l’ Alloro, il Tasso e l’Eucalipto. Non possono mancare le bacche: agrifoglio, bacche di rose e di eucalipto. E per sbizzarrirmi un po’ aggiungo varie decorazioni naturali come fiori e frutta secca, pigne e legno.
Una ghirlanda appesa fuori dalla porta richiama subito la magia del Natale che sta arrivando e per l’infinità dei suoi simboli non può che essere di buon auspicio.

 

 

marta-cestaria cura di
Marta Cestari
fioraia

 

 

 

 

 

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