L’amore non ha età

L’amore non ha età. E certo che non ce l’ha, ci mancherebbe solo questa, adesso.

L’amore non ha età, infatti non invecchia. Nasce, cresce, a volte muore ma non invecchia, questo è certo, sicuramente si trasforma. Ha tante forme l’amore, prima tra tutte quella del cuore, in qualsiasi parte del mondo tu vada puoi fare un cuore con le mani per dichiarare il tuo amore, o disegnarlo con i gessi sul marciapiede, sulla neve o sulla sabbia, cuore uguale amore.

L’amore è al centro della vita dell’uomo da sempre, se ripercorriamo la storia lo troviamo raccontato sin dai tempi antichi, protagonista e colonna portante di civiltà, di guerre e di pace. Definito spesso il motore che muove il mondo. Sono state elaborate molte teorie su di lui e sull’innamoramento, ma personalmente, trovo sminuente, cercare di incasellare in visioni diverse in base agli orientamenti, ciò che come l’amore, è assolutamente un concetto universale.

Fa sorridere quanto un bambino arrossisce di fronte ad una compagna, o quando si dichiarano fidanzati, viene da chiedersi, ma ci si innamora anche da bambini?

Probabilmente l’innamoramento e le famose farfalle nello stomaco sono privilegio di un’età un po’ più in là della scuola dell’infanzia, tuttavia, è umano e fisiologico provare sentimenti diversi relativamente a persone differenti, anche per quanto riguarda, amici e compagni di classe. Non c’è da stupirsi se i bambini si scelgono, probabilmente lo fanno per affinità, per sintonie e gusti personali. Chiamarlo innamoramento, risulta prematuro, poiché come fase, appartiene ad uno sviluppo delle competenze emotive nel viaggio che va verso l’adolescenza e via via, all’età adulta. Per quanto riguarda gli atteggiamenti di “coppia” che i bambini mettono in atto, sono una chiara imitazione di noi adulti o comunque di stimoli visivi e comportamentali con i quali sono entrati in contatto e dei quali, ne hanno appreso le modalità. Non bisogna dimenticare mai, che i bambini ci guardano, e, ci imitano, motivo per cui dovremmo preoccuparci sempre di essere un buon esempio per loro, anche in termini di amore. I bambini imitano i nostri gesti, compresi quelli avvolti dalla sfera romantica dell’amore, è per questa ragione che li possiamo veder celebrare nozze, camminare mano nella mano come fidanzati, fingere di essere mamma e papà; nemmeno il gioco è esente dall’amore.

Se, durante la vostra infanzia, vi è capitato di “innamorarvi”, sicuramente potrete ricordare quell’amore con tenerezza, rintracciando segni di unicità in quei sentimenti. Erano i primi passi su emozioni a cui non si sa dare un nome, siano essi ammirazione, stima, affetto, gratitudine, tutti sentimenti privi di una richiesta, sentimenti che sono meravigliosi per il loro semplice esistere senza aspettarsi nulla in cambio. Ciò che per i bambini è espressione di un sentimento, spesso per noi adulti necessita di un nome, di un’etichetta, quasi a sentire il bisogno di poterlo chiamare, qualora non rispondesse.

I bambini i sentimenti se li vivono ed è questo il bello dell’amore, che per quante etichette tu possa tentare di dargli, lui rimane sempre così, libero, privo di età, leggi, distanze e di grammatica. L’amore perdona anche gli errori di ortografia quando alla vecchia maniera si sceglie di dichiararsi con un biglietto scritto, per i messaggi, invece, in epoca moderna, interviene il t9, che a volte evita malintesi, altre volte li genera. Quando i bambini dichiarano di essere fidanzati usano le “nostre etichette” per dire che la piccola persona con cui condividono il gioco e hanno diverse affinità, la trovano, anche molto bella.

La conclusione a questo articolo che non finirei più di scrivere è che “l’amore ha età solo se siamo noi ad attribuirgliene una”, tuttavia, se ci limitiamo a rispettarlo, l’amore è semplicemente libero, di esistere, di trasformarsi e di trasformarci, per tutta la vita.

valentina-borella

a cura di Valentina Borella, Pedagogista clinico

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