Parco Langer, l’unico vero parco della città

E’ un vero e proprio bosco, ricco di natura, che conserva un piccolo pezzo della storia di Rovigo. Parco Langer si trova alle porte del capoluogo, a ridosso del quartiere Commenda: abbandonato per anni, è tornato a vivere di recente grazie all’impegno di comitati e associazioni, che si danno da fare per salvarlo e trasformarlo in un vero e proprio parcoper i cittadini.

Il bosco del “parco” Langer è conosciuto soprattutto per la sua sfortuna: si trova sul tracciato del Passante Nord, la bretella stradale che doveva collegare viale Porta Mare con viale Porta Adige, rimasta incompiuta. Il suo destino era di essere raso al suolo, per fare spazio alle macchine.

Dopo anni di proteste e iniziative delle associazioni, oggi sembra destinato a salvarsi.

Troppo prezioso, il parco, per sparire sotto una colata di asfalto.

E’ uno dei polmoni verdi della città, con i suoi alberi fitti e frondosi, cresciuti liberamente nell’area abbandonata dell’ex poligono di tiro.

Qui il WWF ha censito una natura vitale, fatta di molte piante e varie specie di animaletti, tra cui una rarissima specie di rana, che vi ha preso casa.

E poi c’è, appunto, l’ex tiro a segno. Inghiottito dalla foresta, oggi si può visitare solo inoltrandosi nel bosco, utilizzando i percorsi che i volontari hanno realizzato, tracciando sentieri e creando ponti sopra i rigagnoli che lo percorrono.

Lo si può percorrere tutto, fino a raggiungere suggestivi spiazzi erbosi o le rive del Ceresolo.

I ruderi della vecchia struttura, completamente immersi nella natura, ricordano le rovine delle città cambogiane divorate dalla foresta. Sono un bene storico, tanto che la Sovrintendenza di Verona ha chiesto di tutelarli.

Oltre a tutelare e rendere visitabile il bosco in alcuni periodi dell’anno, le associazioni hanno utilizzato parte del grande prato vicino  per realizzare dei colorati orti sociali.

Sono diversi i cittadini che li usano per coltivare da sé pomodori, zucchine, piselli e ogni sorta di verdura, oltre che per trascorrere qualche benefica ora all’aria aperta. Hanno anche piantato un ciliegio, in ricordo di Marco Zennaro, commerciante del centro e attivista.

Ogni anno, una o due volte l’anno, Legambiente, Wwf, Lipu, comitati di quartiere organizzano una festa per trascorrere qualche ora al parco, scoprirne la storia e la natura, discutere sul suo destino, ancora da scrivere.

Perché ciò che manca, oggi, è proprio il “parco” vero e proprio, senza virgolette. Uno spazio fruibile tutto l’anno, dove i bambini e i genitori possano giocare ed esplorare la natura.

 

Parco Alessandro Langer

Rovigo, Viale Porta Adige

 

Francesco-Casonia cura di

Francesco Casoni

giornalista

 

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