Quando alla primaria? Inserire un bambino di 5 anni alla scuola primaria

I primi mesi dell’anno corrispondono al tempo della pre-iscrizione scolastica. Ormai da alcuni anni gestita on-line dalle famiglie cui viene chiesto, nel passaggio di ciclo scolastico, di fare una scelta che inizia già molto presto: infatti per i bambini nati entro il 30 aprile è possibile iscriversi anticipatamente alla classe prima entrando così nel ciclo della Scuola Primaria un anno in anticipo rispetto ai coetanei.

Rischi ed opportunità
Molti genitori si pongono quindi la domanda: cosa è giusto fare?
Gli aspetti da considerare sono molteplici. Innanzitutto non è possibile dare una risposta univoca a questa domanda, che è strettamente collegata al carattere e al livello di maturazione complessiva del bambino. Ci sono infatti bambini che già negli ultimi anni della Scuola dell’Infanzia si dimostrano interessati da attività grafiche, pittoriche e di pre-scrittura dimostrando una buona capacità di controllo motorio fine (polso-mano) e un’attitudine ad attività da svolgersi seduti o in contesti più tranquilli.

Ci sono invece altri bambini che ancora a 6 anni compiuti manifestano un grande bisogno di muoversi e un forte interesse per le attività ludico-motorie provando pertanto all’ingresso della Scuola Primaria una difficoltà di controllo motorio e di attenzione che va poi gradualmente migliorando nel corso dell’anno scolastico.

E fin qui non abbiamo ancora considerato i diversi aspetti della maturazione intellettiva, che predispone alcuni bambini ad incuriosirsi prima di altri ad attività man mano più complesse, che possono risultare noiose e faticose per altri.

Risulta quindi fondamentale conoscere il proprio figlio, i suoi interessi e le sue predisposizioni, per impostare in modo positivo il suo rapporto con la scuola: perché se è vero che un ingresso anticipato può risultare stressante e traumatico, altrettanto è vero che un bambino pronto a nuovi stimoli ma mantenuto nel ciclo scolastico precedente può sviluppare anch’esso demotivazione e disinteresse, annoiato dai compiti vissuti ormai poco stimolanti.

Il consiglio quindi quale potrebbe essere?
Come anche indicato dal Ministero dell’Istruzione nel caso dei bambini anticipatari, l’indicazione è confrontarsi con le maestre della Scuola dll’Infanzia che da 2-3 anni conoscono e vedono quotidianamente come il bambino si confronta con le attività proposte, quali predilige, se è pronto ad una nuova strutturazione di orari/spazi e se presenta una maturazione emotiva, una gestione delle emozioni adatta a questo importante passaggio.

Ovviamente anche i genitori possono accorgersi di questi aspetti, osservando attentamente i loro bimbi. Il contributo degli insegnati però ci permette di avere un’immagine di nostro figlio quale “studente” seppur all’inizio della sua avventura scolastica.

 

silvia-guerra

 

 

 

 

a cura della Dr.ssa Silvia Guerra, Psicologa psicoterapeuta della famiglia

Potrebbe piacerti anche Altri di autore

Lascia una risposta

L'indirizzo email non verrà pubblicato.