Una coppia strana

Questa storia me la raccontò Prossimo, un ometto gentile, che ho avuto la fortuna di conoscere.

C’era una volta, ma non tanto tempo fa, una città come altre ce n’erano, che si chiamava IERILALTRO.
Aveva belle case colorate, con giardini pieni di fiori d’ogni tipo; l’erba nei prati era così morbida da non resistere a farci le capriole. Ogni tanto nei vicoli s’incontrava una pittoresca fontanella, col rubinetto come una bocca spalancata di pesce, dalla quale usciva acqua fresca e cristallina.
In periferia, grosse mucche e pecore ricciolute, brucavano beate il tenero manto verde, mentre il cane da pastore sonnecchiava sotto l’ombra di un albero, con un occhio aperto e uno chiuso, per fare la guardia al gregge. I bambini di IERILALTRO avevano le guance rosse, ginocchia spesso sbucciate, ed i vestiti tutt’altro che puliti. Finiti i compiti, giocavano senza sosta, instancabili, litigando
per un niente ma facendo subito pace. Verso sera le mamme avevano il loro “bel da fare” a sfregare colli ed orecchie, ignorando le proteste dei figli. Dopo cena, “via a letto! che domani si va a scuola”.

A volte i nonni li incantavano con le loro fantastiche storie, mentre le nonne li coccolavano con dolci merende dal profumo di burro, fatte con amore. Gli adulti erano allegri e “compagnoni”, ogni pretesto era buono per organizzare delle mega feste, alle quali spesso partecipavano gli abitanti delle città vicine.
Fu proprio in occasione dell’ultima festa che i cittadini di IERILALTRO conobbero il Sig. Progresso e la Sig.ra Tecnologia. Una coppia colta, affascinante, gentile… molto “avanti” come dire, moderni!
E per tutta la serata furono al centro dell’attenzione di grandi e piccoli. Nelle settimane che seguirono, si parlò molto di loro, che nel frattempo si erano stabiliti in città.

Giorno dopo giorno cambiarono molte cose, una catastrofe!
Nei prati sorsero degli orribili centri commerciali dove le persone trascorrevano tutto il loro tempo libero e come degli ossessi comperavano tutto ciò che credevano fosse necessario per essere “molto
avanti”, “alla moda”! Le mucche con le pecore, arrabbiate, si rifiutavano di uscire dalle stalle e facevano il “dito medio” ai loro allevatori.
citta-nera

Il Sig. Progresso e la Sig.ra Tecnologia, sogghignando, si sfregavano le mani soddisfatti.
I bambini, pallidi in viso, non ascoltavano più le magiche storie dei nonni e le dolci merende della nonna che vennero rimpiazzate da sapori artificiali.
“Siete antichi”! dicevano….. Ora giocavano solo con la MINTEDI WOOO o la MAI SPASSON 3BS e a furia di schiacciare tasti, le loro dita si erano trasformate in orribili spatole.
Adulti e ragazzi comunicavano emettendo solo consonanti: “tpp, mtc, lrs !?”.
Gli auricolari erano diventati un tutt’uno con le orecchie. Le dita delle mani sembravano impazzite
a furia di battere tastiere e schermi di aggeggi spaziali. E tutti andavano di fretta da mattina a sera, da sera a mattina, un vero esercito di robot.
Sempre più veloci, anche gli orologi erano impazziti… Boom!
Il nostro amico Prossimo, che fino ad allora era stato a guardare, decise di intervenire. Preparò una pozione magica mettendo insieme un pizzico di amore, amicizia, molto buon senso, fantasia e calma (ma dove vai sempre così di fretta?) e la distribuì agli abitanti di IERILALTRO , ormai stremati.

A poco a poco la città riprese la sua vita, rassicurante, tranquilla, semplice… ma così bella!
Per l’occasione festeggiarono insieme a Prossimo e, pensate un po’, anche con la strana coppia che aveva annientato la loro serenità. PROGRESSO e TECNOLOGIA promisero che avrebbero messo a disposizione la loro moderna intelligenza solo a chi, con buon senso, avesse voluto usarla
MO-DE-RA-TA-MEN-TE!

favola di Eva Mazzuccato
illustrazioni di Emilia Mazzetto (studentessa Liceo Artistico “Roccati” Rovigo)

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