Tif Tof e il drago del fiume

TIF TOF, figlio di Tof Tof, nipote di Tuf Tof e fratello maggiore di Taf Tof, era un giovane e vivace folletto dei fiumi, che viveva con la sua famiglia lungo le rive del grande, lento, lungo e vecchio fiume Po.
TIF TOF non era un folletto molto ubbidiente. Sua madre, Rif Raf, aveva sempre un bel da fare nel rincorre e rimproverareTIF TOF: “TIF TOF saltare nel fango!”, “Tif Tof non spaventare le tortore!”, “TIF TOF non magiare tutte le castagne o ti verrà un gran mal di pancia!”.
Ma non c’era proprio nulla da fare. Per quanto TIF TOF si sforzasse, non riusciva a restare a casa a studiare come faceva sua sorella.
Lui aveva bisogno di correre all’aria aperta ed esplorare la natura, soprattutto quando arrivava l’inverno, che era la sua stagione preferita.
TIF TOF piaceva tanto uscire la mattina e sentire quel solletico sul naso quando respirava l’aria fredda e poteva passare ore ad immaginare che le nuvolette di vapore che gli uscivano dalla bocca, fossero creature fantastiche.
Adorava anche nascondersi nella nebbia e fare i dispetti ai passanti e non aveva paura di perdersi, perché lui era un folletto del fiume e conosceva benissimo ogni albero, cespuglio e tutta la natura che cresceva attorno all’acqua.

Ma c’era ancora una cosa di cui non sapeva molto: il fiume.
Quel lento e sonnacchioso serpentone d’acqua era per TIF TOF un grande mistero e non lo aveva ancora risolto, perché il suo papà gli aveva vietato di avvicinarsi troppo all’acqua.TIF TOF non osava disubbidire al papà, anche perché lui diceva sempre che, in fondo al fiume, viveva un grandissimo e pericolosissimo drago.

Una mattina d’inverno però,TIF TOF si svegliò e vide qualcosa di meraviglioso.
Durante la notte era scesa la neve! La terra era tutta coperta da soffice neve bianca e l’aria profumava d’acqua. Tutto attorno la casetta di TIF TOF, regnava un silenzio irreale. Sembrava di essere finiti dentro un grande cuscino bianco, morbido, morbido.
TIF TOF si vestì in fretta e uscì correndo, lasciando le impronte dei suoi scarponcini sulla neve bianca e liscia.

Il folletto si guardò attorno, incuriosito, quando, tutto a un tratto, notò qualcosa di nuovo, che non aveva mai visto prima: il fiume era ghiacciato! TIF TOF non riuscì a resistere.
Alla vista del fiume gelato, dimenticò tutte le raccomandazioni che il papà gli aveva fatto: corse in casa, prese i suoi pattini, li indossò e sfrecciò verso il fiume.
TIF TOF scivolava, pattinava e faceva le piroette sul fiume ghiacciato con grande eleganza e sicurezza. Quando ad un tratto… CRACK! Il ghiaccio si ruppe eTIF TOF, cadde in acqua.
TIF TOF doveva essere svenuto e aver dormito un bel po’ perché, quando si svegliò, aveva un gran mal di testa e non riusciva a ricordare quando si era addormentato.

Infatti adesso si ritrovava in una grande grotta azzurra: sopra di lui, sentiva scorrere il fiume e accanto lui…Eccolo! Era grande e verde, con grosse ali appuntite e uno strano profumo d’erba e cenere. Non c’erano dubbi, era proprio lui: il grande drago del fiume!
E lo stava fissando con i suoi occhioni lucenti.
“Aiuto!” gridòTIF TOF ma il drago, sorridendo disse: “Non aver pauraTIF TOF. Io non mangio i folletti. A dir la verità, io non mangio proprio nessuno. Sono il grande Drago Po. Vivo sotto questo fiume e il mio compito è tenere tranquille e pulite le sue acque.
Devi sapere però che, con il passare degli anni, il mio lavoro è diventato sempre più difficile. Gli umani lassù non fanno altro che buttare sporcizia nel fiume e io, da solo, non riesco più a ripulirlo tutto”.

tif-tofTIF TOF
 provò grande dispiacere per tutta la fatica che quel grande drago gentile doveva fare.
A ben pensarci anche a lui era capitato, qualche volta, di sporcare il fiume. Il folletto decise allora di diventare l’assistente del Drago Po.
Parlò a lungo con il Drago e insieme stabilirono cheTIF TOF lo avrebbe aiutato a pulire e proteggere il fiume e avrebbe cercato di insegnare a tutti i bambini umani il rispetto e l’amore per la natura.

Fu così che TIF TOF diventò il più serio, responsabile e attento tra tutti i folletti che vivono lungo il fiume Po.

 

giulia-giuliani

favola di
Giulia Ziviani

 

 

 

 

emilia
illustrazioni di
Emilia Mazzetto
studentessa
Liceo Artistico “Roccati”
Rovigo

 

 

 

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