Vitamin

La salute passa da una dieta sana

Quante volte nei cambi di stagione, dopo un’influenza o dopo un affaticamento ci interroghiamo sull’opportunità o meno di integrare la dieta dei nostri bambini con qualche vitamina in più… Proviamo a conoscere meglio queste sostanze indispensabili per la buona salute e delle quali, però, bastano piccolissime quantità. Se la loro carenza un tempo era causa del diffondersi di gravi malattie, oggi non è più così.

Le diete ricche e varie, l’aggiunta di integratori vitaminici al bisogno, hanno scongiurato molti pericoli.

La vitamina A è contenuta nei grassi animali, protegge la pelle e gli occhi oltre che partecipare al buon funzionamento del sistema immunitario. E’ perciò importantissima e non deve mancare nella dieta dei bambini. Un tempo la sua carenza era causa di gravi problemi di vista e nella risposta del sistema immunitario, oggi diffusi ancora in molte parti dell’Africa.

Le vitamine K e D sono fabbricate dal nostro organismo: la D dalla nostra pelle, utilizzando l’energia dei raggi solari e bimbimangianomorela K dal nostro intestino grazie ai tanti batteri che vi abitano.

La vitamina D è importante in molti processi come l’assorbimento del calcio che sta dentro agli alimenti ed il suo trasferimento nelle ossa.La vitamina K è importante per una corretta coagulazione del sangue. La carenza di vitamina D, fino a qualche decennio fa, era causa del rachitismo. Era molto diffuso nei lattanti della prima metà del 1900, se non venivano allattati al seno.

Qualcuno potrebbe chiedere perché una volta il rachitismo era così frequente se la vitamina D è costruita dalla pelle? Ecco la risposta.
Perché negli anni passati i bambini piccoli venivano esposti poco al sole. Perché nel primo anno di vita il bambino triplica il suo peso, per cui i bisogni di vitamina D sono in effetti molto alti. Perché la vitamina D è presente in quantità molto bassa nel latte di mucca che in passato era l’unico sostituto del latte materno. Queste risposte sono sufficienti a comprendere perché per molti lattanti i pediatri consigliano degli integratori di questa importante vitamina.

Le vitamine: B1, B2, PP, B6, B12, l’Acido folico e la vitamina C sono tutte largamente presenti nelle diete correnti, si trovano soprattutto nei cibi freschi. Non è necessario perciò ricorrere agli integratori, fatta eccezione per l’acido folico. Questo è suggerito e consigliato in maggiori quantità alle donne in età fertile già dai mesi che precedono la gravidanza (ancora prima del concepimento, al momento della decisione di avere un figlio) per ridurre sensibilmente il numero di alcune malformazioni nei neonati.

Le malattie di un tempo e la carenza di vitamine:
Lo scorbuto è un difetto di vitamina C. Causò vere epidemie mortali nelle navi che restavano mesi e mesi in navigazione dove si mangiava solo cibo conservato, mai frutta e verdura freschi. Al tempo non esistevano ancora i frigoriferi. Si imparò a prevenire questa malattia imbarcando semplicemente un barile di mele: un frutto fresco che si conserva facilmente. Di lì il detto : “una mela al giorno toglie il medico di torno”.

La pellagra, invece, è un difetto di vitamina PP. Si tratta di una sostanza totalmente assente nella polenta, il cibo di cui nel 1800 si nutriva la maggior parte dei contadini. Fu la principale causa di morte anche nelle nostre campagne.

E il beriberi? E’ dovuto ad un deficit di vitamina B1, diffuso soprattutto nei paesi che mangiavano solo riso.

Il difetto di vitamina A porta a gravi problemi di vista e nella risposta del sistema immunitario. Infine il rachitismo, malattia da difetto della vitamina D, era molto diffuso nei lattanti della prima metà del 1900, se non venivano allattati al seno

 

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a cura della dott.ssa Florinda Destro Pediatra di Famiglia

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