Skin Prick Test – come scoprire le allergie

Gli Skin Prick Test sono prove allergiche
cutanee di semplice esecuzione ed indolori.

Perché fare il test?
Le prove allergiche per alimenti sono indicate sin dai primi mesi di vita nei bambini con dermatite atopica moderata-grave e/o con familiarità per allergia, prima dell’introduzione con lo svezzamento di proteine di latte vaccino (se non si assume già latte artificiale), soia, grano, uovo, pesce, arachide e frutta in guscio, a causa della possibile sensibilizzazione a tali alimenti.

Inoltre sono indicate a qualsiasi età in tutti i bambini che presentano una reazione allergica immediata, comparsa da pochi minuti a due ore circa dall’assunzione dell’alimento imputato, caratterizzata da manifestazioni variamente associate fra di loro, quali:
orticaria, gonfiore di labbra, palpebre, viso e lingua, rino-congiuntivite, dolore addominale, vomito, difficoltà respiratoria, sensazione di svenimento, cambiamento del tono di voce, difficoltà a deglutire.

Le prove allergiche per inalanti (ad es. pollini, peli di animali domestici, acari della polvere) sono indicate dai primi anni di vita soprattutto nei bambini con dermatite atopica, con familiarità di primo grado (genitori e/o fratelli) per allergie e/o con mucosa nasale pallida ed ipertrofia dei turbinati. Sono indicate anche se vi è la comparsa di episodi ricorrenti di broncospasmo e/o sintomi suggestivi di rinocongiuntivite allergica, quali prurito al naso e agli occhi, secrezioni nasali acquose, frequenti starnuti, ostruzione nasale, lacrimazione e/o iperemia congiuntivale, presenti tutto l’anno o in determinati periodi (ad es. in primavera nei bambini allergici alle graminacee).

allergiaCosa fare prima del test?
Pochi giorni prima sospendere gli antistaminici che possono alterare i risultati. Non è necessario il digiuno il giorno dell’esame.
Come si esegue il test?
Il test si effettua utilizzando per ciascun allergene una goccia di estratto sterilizzato ed una lancetta sterile monouso.

Solitamente i test sono effettuati sulla parte volare dell’avambraccio; nel bambino piccolo o in caso di aree di eczema l’operatore può decidere di effettuarli in altra sede (es. il dorso o la coscia).

L’operatore segnerà con una penna i diversi allergeni sulla cute del bambino e deporrà una goccia di estratto allergenico in corrispondenza del relativo segno.

Con la lancetta pungerà la cute facendo penetrare molto superficialmente senza provocare generalmente sanguinamento né dolore la goccia di ciascun allergene.

Eseguita la puntura, la soluzione allergenica potrà essere rimossa evitando di mescolare tra loro le varie soluzioni.

Il test potrebbe causare lieve fastidio e/o prurito. Il bambino non dovrà toccare l’area del test. Si potrà soffiare delicatamente sulla zona interessata per alleviare l’eventuale prurito in attesa della lettura del test.

La lettura dei risultati avviene dopo 15-20 minuti dall’esecuzione. Se il bambino ha una sensibilizzazione allergica ad uno qualsiasi degli allergeni testati, sulla sua pelle apparirà un “ponfo” (ossia un rigonfiamento cuta-neo pruriginoso), del diametro maggiore di almeno 3 mm, con o senza alone di colore rossastro in corrispondenza dell’allergene interessato, destinato a risolversi completamente in poco tempo, di solito entro 30 minuti.

Per dimostrare che il test è stato effettuato correttamente, l’operatore applicherà oltre agli estratti allergenici anche due gocce di controllo, una delle quali (istamina) provocherà un ponfo, a conferma della validità del test.

Per alleviare prurito ed arrossamento dopo il test si potrà lavare l’area con acqua fredda o applicare un sottile strato di crema a base di cortisone.

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a cura di Mariangela Berardi Pediatra, specialista in allergologia Ospedale di Vicenza

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